venerdì 31 ottobre 2008

Un sindaco normale

Il sindaco, Cipriano Cristiano, a Casal di Principe, non si sente sotto assedio. Il primo cittadino di questo paese del Napoletano che assomiglia a Mossul per numero di pattuglie di parà con giubbotti anti proiettile agli angoli delle strade, racconta la storia di un suo concittadino, 32 anni, sposato, due figli, a sua volta figlio di un boss condannato all'ergastolo. “Venne in municipio a chiedermi aiuto - racconta il sindaco -; mi disse: voglio un lavoro, mi aiuti a cercarlo; non voglio fare la fine di mio padre”. Il sindaco parla davanti all'università della legalità, la villa lussuosa di un capoclan, ora requisita e affidata ai giovani del paese. “Non sono un eroe”, dice Cristiano che a differenza di un sindaco normale non ha in cima ai suoi pensieri il problema del traffico o dei rifiuti (“Non capisco come si possa ammazzare in pieno centro nonostante tanti militari e poliziotti schierati”, si chiede ancora stupito). ”Chiedo aiuto alle istituzioni, anche per quel ragazzo che vuole una vita diversa per se e la sua famiglia”.

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