mercoledì 17 dicembre 2008

Giornalisti assunti? Mai!

Al Comune di Salerno il sindaco Vincenzo De Luca stabilizza alcuni dipendenti precari. Ci sono anche dei giornalisti, lo denuncia un consgiliere comunale dell'opposizione, Fausto Morrone, sottolineando che avviene illegittimamente. Si sarebbero dovuti svolgere concorsi.
"11 assunzioni illegittime. Ci sono anche giornalisti televisivi»,
denuncia Morrone: «La delibera 813 prevede la stabilizzazione di ex collaboratori del Comune di Salerno. Ci sono anche nomi noti di emittenti tv». Lo scandalo secondo me sta nel fatto che non viene applicata la legge 150 sugli uffici stampa semmai (sono infatti stati stabilizzati assumendoli come impiegati di concetto, o come dirigenti - come giornalisti? non sia mai!).
Che al comune di Salerno avessero negli uffici dei dipendenti a tempo pieno pagati come collaboratori era già di per se un malcostume; che questi poi fossero dei giornalisti, è un dettaglio: la categoria al lavoro nero è abituata!

domenica 14 dicembre 2008

Zagnoli, vita da freelance

Avevo posto una serie di domande a Vanni Zagnoli, un giornalista freelance che scrive per numerose testate italiane.
Molte mail e quache telefonata, e alle mie domande (da quanto fai questo lavoro, quali sono le difficoltà, meglio freelance o dipendente, come te la sfanghi con i soldi?)- alla fine - lui ha risposto così:

"Caro Gianni, ho riflettuto a lunghe sulle tue semplici domande. Avrei da scrivere un libro su 18 anni e mezzo da freelance, con tantissime testate, scritte, radio, tv, la tentazione sarebbe grande, ma devo resistere. Semplicemente perchè è rischioso e potrebbe essere controproducente, per me.
Dunque poche considerazioni generali. Non c'è paragone tra redattore e freelance, ho provato la differenza la scorsa estate. Se uno è molto ricco non ha problemi, diversamente comunque è logorante al massimo non avere certezze. E anche se uno è ricco di suo, di famiglia, però non vive bene. Servono nervi d'acciaio, che io non ho.
Ho 37 anni e mezzo, capitasse una buona occasione, lascio tutte le collaborazioni. Una sola consolazione: sempre meglio fare il giornalista freelance che lavorare. Al mio peggior nemico non augurerei di fare il freelance. E io comunque sono un freelance fortunato, poichè impegnandomi allo spasimo ho pure raccolto abbastanza. Fortunatamente ci sono anche testate nobili, capiservizio e capiredattori che trattano bene, comunque è difficile restare a galla. Non posso aggiungere altro e auguro a tutti i colleghi freelance, giovani e meno, di trovare un contratto".


**** vorrei che Siddi meditasse su queste parole, in vista delle prossime sedute con la Fieg...
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Ma è sopratutto la discrezionalità con cui molti colleghi capiredattore (gli ultimi dei dirigenti, non i primi tra i giornalisti) trattano i freelance che mi impressiona (ma spesso si veste d'autorità con un collaboratore anche l'ultimo assunto...). Ci sono sempre dei gornalisti più realisti del re che sfruttano, comprimono, diventano aguzzini dei collehgi che collaborano con i giornali (questi ultimi sono sepsso la linfa del prodotto quotidiano). Chi sta fuori non è un nostro dipendente (al massimo prende - pochi - soldi dall'editore), è un collega che fa un altro lavoro, e credo che nessuno possa comportarsi in maniera men che civile con professionisti inquadrati diversamente da noi sul piano contrattuale ma non per questo con meno diritti o meno dignità.
Meditiamoci un po'....

martedì 9 dicembre 2008

Ci volevano e' paccheri....

Napoli appare una delle città più difficili dove fare il mestiere di giornalista.
E fosse per la camorra, sarebbe anche un rischio calcolato: ma se si dovessero mettere uno dietro l'altro gli episodi in cui i giornalisi sono sati minacciati, dileggiati, o picchiati si scoprirebbe che autori di queste azioni sono anche insospettabili comitati di lotta antidiscariche, consiglieri comunali del capoluogo di regione, e ora si aggiunge alla lista finanche un comandante di polizia municipale.
L'altro giorno, racconta Alessandro Migliaccio, redattore de 'Il Napoli', è stato chiamato al comando dei vigili per render conto di un suo servizio. Rendere conto!!! Giunto nell'ufficio, il fattaccio. Migliaccio ha denunciato un'aggressione fisica ai suoi danni da parte del comandante della Polizia Municipale del Comune di Napoli, Luigi Sementa. Al comandante non era piaciuto un articolo di Migliaccio. E non bastava evidentemente una lettera di smentita, una richiesta di chiarimento, un'intervista: ci volevano - come si dice a Napoli - e' paccheri...

martedì 2 dicembre 2008

Nugnes

Sono forti e contrastanti i sentimenti davanti alla morte di Nugnes. Ognuno ha un ruolo: il magistrato integerrimo che non si ferma davanti al dramma, il politico che se ne lava le mani e sospende dalle cariche e dalla partito il "sospetto", il giornalista che rilancia: "C'erano altre inchieste". Poi le lacrime degli uomini, degli amici, dei parenti... Tutto ritorna più comprensibile. E' il dramma di un uomo, è il dramma della vita che va...

Gli ultimi dei manager

Il dialogo si potrebbe spezzare. Fnsi e Fieg fanno emergere le contraddizioni, urge il confronto conla base,forse finanche il referendum. Sicuramente c'è diffidenza. In redazione mai come in questo momento sirespira un'aria di tensione e certo lo status giurdico dei direttori o di certi capiredattori che - come ho sentito dire in una assemblea - sono "gli ultimi dei manager più che i primi trai redattori", non è esattamente l'argomento sul quale la sigla del contratto può naufragare.