mercoledì 3 settembre 2008

Gabo e il New Journalism

CITTÀ DEL MESSICO, 3 SET - Lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura 1982, ha definito il giornalismo il «migliore lavoro del mondo» ma ha anche dichiarato di non «apprezzare il nuovo giornalismo» perchè lo considera «un risultato della fretta». In occasione di un seminario sul tema organizzato dalla Fondazione per un nuovo giornalismo nella città di Monterey, capitale dello Stato di Nuevo Leon (Messico settentrionale), l'autore di 'Cent'anni di solitudinè ha duramente criticato la fretta con cui i giornalisti sono costretti a lavorare. «Quando una persona ha fretta non ha il tempo di pensare - ha continuato Marquez - e il giorno dopo si ferma e pensa che avrebbe potuto scrivere le cose in modo differente e forse migliore». Nonostante le critiche, lo scrittore ha ammesso che i giornali devono fare i conti ogni giorno con la radio e la televisione, mezzi di comunicazione più immediati rispetto ai quotidiani, ma che comunque «scrivere è qualcosa che viene dall'anima, gli altri media sono solo macchine». Marquez ha poi confessato che spesso passa ore al telefono a litigare con i capi delle redazioni di alcuni giornali, perchè non gli lasciano il tempo necessario per scrivere. «È meglio fare un libro - ha detto - per farne uno ci ho messo dieci anni, se non mi piaceva ricominciavo e piano piano facevo tutte le correzioni necessarie».(ANSA).