lunedì 18 agosto 2008

la prima mail


tutto è cominciato da questa email che un mio collega ed amico mi ha inviato ai primi di agosto 2008


> ecco cosa mi scrive un collega sul tema della norma antiprecari


a Gianni Colucci
> cdr "il Mattino" - segr. Assostampa Napoli
>
>
> "NORMA - INCIVILE - ANTIPRECARI A PRESCINDERE DAL NUMERO.Scusate, ma
> non vi fa ribrezzo che il rispetto della legge, venga abrogato con
> decine (forse centinaia) di migliaia di cause in corso, con emolumenti
> già pagati agli avvocati? Non vi viene il sospetto che così venga leso
> pesantemente il diritto di eguaglianza dei cittadini? (solo per quelli
> che hanno il procedimento in corso, però...).
> Non si appartiene ad uno
> Stato a singhiozzo. Chi ha fatto ricorso alla Giustizia ritiene che
> essa sia sempre effettiva, non che muti a secondo dei quantitativi dei
> precari che esercitano il loro diritto alla tutela: un tot a chilo, in
> pratica.
> Insieme i ricorrenti superano i 43.877 quintali di carne
> umana: bene si mandi alla macelleria sociale questo blocco di ex
> cittadini, fessi per aver creduto nella Legge. Peggio per loro. In
> futuro non supereranno i 39.000 quintali allora potranno adire le vie
> legali. Ma che razza di sistema è? Ma chi lo contrasta? Napolitano
> davvero firmerà questa legge? E' lo stesso che con la moglie Clio,
> secondo le biografie, difendeva i diritti dei lavoratori sfruttati
> nelle campagne meridionali? Chissà.
> Sdegniamoci Tutti
>

ed ecco cosa gli ho risposto,commentando a modo mio


> Va solo aggiunto che proprio un piano di prospettiva che consenta l'inserimento dei precari nelle aziende è una delle questioni al tavolo editori-giornalisti. L'Fnsi punta a un meccanismo che renda valida per l'assunzione la somma di tutti i periodi di contrattualizzazione anche se discontinui. In sostanza bisogna raggiungere la quota minima di 36 mesi di collaborazione ad una testata per essere assunti, un po' come è accaduto alla Rai dove l'Usigrai è riuscita a stabilire con l'Azienda una griglia che consente di regolarizzare le posizioni dei precari storici. Ma chissà...
> Potrei aggiungere che la scarsa partecipazione al seminario della Fnsi svoltosi due settimane fa a Napoli ci dovrebbe richiamare ad una maggiore serietà rispetto agli impegni sindacali di tutti: se in una regione come la nostra ad un appuntamento seminariale come quello c'erano solo un paio di Cdr e lo stato maggiore del sindacato, e quasi nessun precario, è un fatto che la dice lunga sulla "rappresentanza" e sulla fiducia per l'associazione. Se il sindacato parla a se stesso e non ai propri iscritti qualcosa davvero non funziona.... ma questo diciamocelo in camera caritatis
>
>

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