giovedì 4 marzo 2010

A (ri) proposito di digitale

"La Federazione Nazionale della Stampa è pronta per una mobilitazione in favore di radio, tv e agenzie di settore, giornali italiani all'estero e testate dei consumatori. Un gruppo di soggetti editoriali pesantemente colpiti dai tagli dei fondi pubblici ripristinati invece - nel decreto milleproroghe - per i giornali no profit, di partito, cooperative e quelli gestiti da minoranze linguistiche.
E' l'ennesima puntata di un lungo braccio di ferro riguardante il diritto soggettivo alle risorse, eliminato dalla Finanziaria, e poi reintrodotto in extremis dal milleproroghe".
Bisognerebbe ora mobilitarsi per attivare i fondi destinati alle reti digitali e sopratutto per consentire che lo switch off dall'analogico al digitale sia accompagnato da un adeguamento anche dei palinsesti e dei piani editoriali delle imprese coinvolte.
La rivoluzione digitale passa innanzitutto per una rivoluzione di contenuti. Qui si moltiplicano i canali -la tecnologia lo consente - ma le imprese editoriali non investono né in tecnologie né tantomeno in personale (giornalisti, programmisti e tecnici) in grado di riempire di contenuti i nuovi canali che si rendono disponibili. I concessionari finiranno solo per diventare mercanti di nuovi canali? Attenti a protestare e a chiedere benefici per i piccoli pirati dell'etere.


E a proposit di contenuti, oggi la Fnsi denuncia:" Sono arrivati tagli alle emittenti locali dei fondi per le spese elettriche e per gli abbonamenti alle agenzie. In piu' sono state decurtate del 50% anche le risorse all'editoria all'estero".
Come dire, ancor meno materiale a disposizione di chi fa informazione.

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