martedì 2 marzo 2010

Precari in Campania

Siamo a oltre cento giornalisti precari a Napoli, ma direi che il numero raddoppia se si assume come riferimento l'intera regione. E se non si distingue tra professionisti e pubblicisti il fenomeno appare un'onda senza possibilità di fermarsi.
E intanto il digitale terrestre promette di fare nuove vittime tra i colleghi delle tuv locali...



Napoli 26 febbraio 2010. Un questionario per fotografare la realta' del precariato in Campania, un mini-documentario interpretato da giornalisti, testimonianze e storie di cronisti senza contratto. E' partito cosi', a Napoli, il Coordinamento giornalisti precari della Campania. Un centinaio di partecipanti, si legge in una nota, ha preso parte alla prima assemblea pubblica del Coordinamento. Presenti, all'evento, promosso negli spazi della libreria 'Ubik', il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; il presidente dell'Assostampa Campania, Vincenzo Colimoro; il presidente dell'Unione Cronisti campani, Renato Rocco e il consigliere del Corecom Campania, Gianni Russo, tra gli altri L'indagine condotta dal Coordinamento, su un campione di oltre cento giornalisti, ha portato alla luce una realtà drammatica: il 36% degli intervistati non percepisce nemmeno un rimborso spese, il 37% non guadagna piu' di 500 euro al mese. Soltanto l'11% degli intervistati risulta contrattualizzato, il 66% risulta ''abusivo'' o con collaborazione ''a progetto'', mentre il 23% del campione risulta disoccupato.Dal dibattito e' emersa la volontà di costituire un'associazione che raccolga le istanze e formalizzi proposte operative per aiutare i colleghi che si affacciano a questa professione e supporti i professionisti con sportelli informativi, seminari e approfondimenti sul giornalismo. Ordine e sindacato hanno dato piena disponibilità ad instaurare un dialogo e una collaborazione con la nascente associazione. Il coordinamento e' anche on line, sul sito www.cronisti.info. (ANSA).

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