mercoledì 3 marzo 2010

I guasti della par condicio

La Par Condicio - il termine sarebbe stato inventato da Oscar Luigi Scalfaro un giorno d'estate sul lungomare di Ancona - colpisce ancora. Niente trasmissioni di approfondimento e minuti contati per tutti in Tv in prossimità di elezioni. Ma un occhiuto funzionario dell'Amministrazione provinciale di Avellino ritiene che la par condicio vada applicata finanche ad una sala (il Circolo della Stampa che gestisce l''ordine dei giornalisti della Campania). Cosicchè, quando un'associazione culturale ha chiesto ad un certo numero di candidate (tutte donne) di confrontarsi su una serie di temi di interesse sociale, nella sala - è stato detto loro- che non si poteva accedere, dato che in periodo elettorale va destinata ad altro o comunque alla partecipazione di tutte le forze politiche: per par condicio. Così il dibattito è stato trasferito nella sede del convitto nazionale. Inutile dire che mi pare assurdo che in un altro luogo sia consentito ildibattito e al circolo della stampa,no. Ma al di là del caso specifico (in se risolvibilissimo, si trattava di scavalcare il funzionario troppo scrupoloso), quel che fa paura è l'idea che la par condicio oggi pare sia applicabile a tutto. E l funzionario che non voleva problemi o voleva far piacere (o dispiacere) a qualcuno se n'è immediatamente appropriato.

(a proposito,il convegno su le donne e la poltiica si è fatto comunque)

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