Incontro due colleghi che hanno problemi convergenti e distinti. Il primo si è trovato di fatto a essere a capo dell'ufficio stampa di un ente pubblico senza essere iscritto all'ordine dei giornalisti, e mi chiede come potrà fare per iscriversi all'ordine. Difficile se non comincia una sua collaborazione giornalistica autonoma rispetto all'attività che egli svolge di comunicatore di un ente pubblico. La situazione riguarda anche i suoi collaboratori che sono due e uno solo di essi è pubblicista. Quello che aspira a diventare giornalista pubblicista di fatto non potrà maturare il periodo di collaborazione necessario non avendo il suo "capo" i requisiti. L'altro che invece publicista è, se non collabora (e non è detto che il suo contratto di lavoro glielo permetta) a qualche giornale, potrebbe finanche vedersi cancellato dall'albo non avendo appunto pubblicato negli ultimi anni.
E veniamo al caso di un altro collega che, giornalista professionsita, è stato assunto a tempo indeterminato con mansioni impiegatizie da un ente pubblico presso il quale prestava la sua opera da anni. Il collega avendo acceso anche un contratto di collaborazione ex articolo 2 con una testata giornalistica si vede - per paradosso - impedito dall'azienda pubblica che l'ha finalmente assunto a prestare regolarmente la sua attività giornalistica (evidentemente non può essere dipendente pubblico e di un privato contemporaneamente). A cosa rinuncerà il collega? Ai contributi previdenziali Inps (publici) o a quelli dell'Inpgi (a cui ha diritto per la sua attività giornalistica?). Nel giorno in cui presso la Sala della Loggia al Maschio Angioino c'è la presentazione del libro "Del Comunicare e dell'Informare - L'informazione e la Comunicazione Istituzionale dalla Costituzione italiana alla legge 150/2000", di Pasquale Di Benedetto, presidente Gruppo Uffici Stampa Campania (alla presentazione Enzo Colimoro, presidente Assostampa Campania; Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto FNSI; Gino Falleri, Presidente nazionale GUS; Ottavio Lucarelli, presidente Ordine Giornalisti Campania; Domenico Falco, vicepresidente Ordine Giornalisti Campania), dico: cari colleghi meditate.
venerdì 6 febbraio 2009
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