Napoli appare una delle città più difficili dove fare il mestiere di giornalista.
E fosse per la camorra, sarebbe anche un rischio calcolato: ma se si dovessero mettere uno dietro l'altro gli episodi in cui i giornalisi sono sati minacciati, dileggiati, o picchiati si scoprirebbe che autori di queste azioni sono anche insospettabili comitati di lotta antidiscariche, consiglieri comunali del capoluogo di regione, e ora si aggiunge alla lista finanche un comandante di polizia municipale.
L'altro giorno, racconta Alessandro Migliaccio, redattore de 'Il Napoli', è stato chiamato al comando dei vigili per render conto di un suo servizio. Rendere conto!!! Giunto nell'ufficio, il fattaccio. Migliaccio ha denunciato un'aggressione fisica ai suoi danni da parte del comandante della Polizia Municipale del Comune di Napoli, Luigi Sementa. Al comandante non era piaciuto un articolo di Migliaccio. E non bastava evidentemente una lettera di smentita, una richiesta di chiarimento, un'intervista: ci volevano - come si dice a Napoli - e' paccheri...
martedì 9 dicembre 2008
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1 commento:
... e che vuoi commentare!
Oramai si sta radicando il convincimento che chi ha una notizia diversa dalle "normali veline" quotidiane sia un nemico.
Magari -nel caso specifico- qualche errore potrebbe essere stato commesso dal giornalista, ma pretendere giustizia sommaria secondo i propri voleri è davvero eccessivo. Bisogna ritornare TUTTI con i poedi per terra ed accettare critiche, osservazioni ed anche stroncature. Ma forse la Civiltà del buon vivere ci sta abbandonando.
Raffaele Grimaldi
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