mercoledì 7 ottobre 2009

ma guarda se devo citare Feltri....

(ANSA) - ROMA, 21 SET - «La crisi della carta stampata è stata molto aggravata dalla crisi
economica generale, qualche intervento può servire. Ma non credo che il futuro dei quotidiani
sia segnato. Prima o poi si riprenderanno, così potranno continuare a sopravvivere nonostante
internet, che è una discarica, e la tv, che è invadente ma comunque funziona»: così il direttore de
Il Giornale Vittorio Feltri commenta l'apertura del presidente americano Barack Obama a
interventi legislativi che aprano la strada al salvataggio dei giornali.
Obama, aggiunge, «con il suo governo ha aiutato un pò tutti. Quindi non ci vedo niente di
strano nel fatto che estenda gli aiuti anche ai giornali in crisi». Per Feltri «ormai le notizie
vengono triturate dalla televisione. Ad esempio, nel caso della morte dei nostri soldati a Kabul,
siamo arrivati 24 ore dopo, e in effetti i quotidiani non hanno registrato neanche un soprassalto
nelle vendite. Anzi, sono diminuite di qualche copia rispetto alla solita diffusione. Significa che la
concorrenza forte è quella della televisione. Ma non non possiamo ucciderla, l'abbiamo voluta e
ce la teniamo».
La soluzione, per Feltri, è «correggere il tiro, dedicarci di più alle opinioni, agli
approfondimenti e alle interpretazioni, piuttosto che a dare notizie. Dobbiamo renderci conto
che la musica è cambiata. Molti di noi stentano a capirlo. La fatica c'è, ma possiamo
sopportarla».
Per quanto riguarda Il Giornale in particolare, «abbiamo dimostrato che non rimaniamo legati
alla notizia nuda e cruda, cerchiamo di fare qualcosa di più, cerchiamo di trovare notizie inedite,
altrimenti non si capisce perchè la gente dovrebbe comprare i giornali. Anche Libero è nato con
quei concetti e i risultati si sono visti. Non sono il Padreterno, mi affido anche ai bilanci. E -
conclude - , se i conti tornano, vuol dire che hai lavorato bene». (ANSA).

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